Anche quest’anno, al 31 dicembre, non scadono i termini decadenziali di accertamento per nessuna annualità. Si tratta di un “retaggio fiscale” che deriva dall’emergenza sanitaria relativa al Covid.
Occorre ricordare che l’articolo 67, comma 1, del decreto Cura Italia (Dl 18/2020) ha stabilito la sospensione dall’8 marzo al 31 maggio 2020 dei termini relativi anche all’attività di accertamento. Si tratta di 85 giorni che generano lo spostamento in avanti delle scadenze per un periodo corrispondente…
…continua a leggere nell’articolo a firma Dario Deotto e Lugi Lovecchio pubblicato il 19 Dicembre 2022 su Il Sole 24 Ore